Tappa di Art City white night| Arte Fiera
La Bottega Instabile ospita:
Effimera presenza | Raffaele DI Vaia opening | 25.01.2013
a cura | Serena Trinchero
Come in una foto ingiallita, in un riflesso sfocato è impossibile non vedere la propria
immagine nei Disegni di Raffaele Di Vaia, una serie di frottages di specchi.
Gli specchi sottoposti alla gestualità ripetuta ed intensa dell’artista subiscono come una
lenta erosione, distruggendosi nel momento stesso in cui vengono trasferiti sul
cartoncino. La risultanza è la traduzione di un oggetto attraverso un intervento dell’artista
dalle sfumature performative, che dona alla carta una nuova forza espressiva: la
caratteristica riflessione che contraddistingue lo specchio viene trasmessa anche alla sua
copia, rendendola autonoma.
Grazie a queste opere ci si trova davanti alla propria immagine sfocata, ma frutto di un
intimo incontro tra un oggetto dalle mutevoli sfaccettature e la propria presenza. In
questo momento di riconoscimento si ha la certezza di non potersi liberare dalla
categoria dell’essere che ci costringe allo stesso modo ad affacciarci alla società e
lasciare che la nostra immagine venga mistificata, gradita o giudicata. Allo specchio si ha
infatti l’esperienza di un io che guarda e di un me guardato che risulta diverso dal me
atteso: in questo istante di fragilità riflettiamo sul nostro essere in maniera inattesa.
immagine nei Disegni di Raffaele Di Vaia, una serie di frottages di specchi.
Gli specchi sottoposti alla gestualità ripetuta ed intensa dell’artista subiscono come una
lenta erosione, distruggendosi nel momento stesso in cui vengono trasferiti sul
cartoncino. La risultanza è la traduzione di un oggetto attraverso un intervento dell’artista
dalle sfumature performative, che dona alla carta una nuova forza espressiva: la
caratteristica riflessione che contraddistingue lo specchio viene trasmessa anche alla sua
copia, rendendola autonoma.
Grazie a queste opere ci si trova davanti alla propria immagine sfocata, ma frutto di un
intimo incontro tra un oggetto dalle mutevoli sfaccettature e la propria presenza. In
questo momento di riconoscimento si ha la certezza di non potersi liberare dalla
categoria dell’essere che ci costringe allo stesso modo ad affacciarci alla società e
lasciare che la nostra immagine venga mistificata, gradita o giudicata. Allo specchio si ha
infatti l’esperienza di un io che guarda e di un me guardato che risulta diverso dal me
atteso: in questo istante di fragilità riflettiamo sul nostro essere in maniera inattesa.
la mostra sarà visibile anche il sabato 26 dalle 12,00 alle 24,00
Disegno, 2011 frottage, grafite su carta Canson | |
Contatti:
raffaeledivaia@gmail.com
www.raffaeledivaia.com
www.studiomdt.wordpress.com
www.studiomdt.altervista.org
http://labottegainstabile.blogspot.com
info: labottegainstabile@gmail.com
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